Il 17 dicembre 1903 i fratelli
Wright inaugurarono a Kitty Hawk, North Carolina, l'era dell'aereo, con i primi voli di
una macchina volante più pesante dell'aria. Questa macchina è nota come Wright Flyer,
Flyer 1, Flyer 1903 o anche Kitty Hawk Flyer. L'aeroplano era il
risultato finale di un sofisticato programma di ricerca e sviluppo durato quattro anni,
che Wilbur e Orville Wright avevano iniziato nel 1899. Il Flyer era praticamente
una versione ingrandita ed irrobustita dell'aliante del 1902, a cui era stato aggiunto un
motore e delle eliche.
Durante il progetto e la costruzione dei loro aeromobili sperimentali, i due fratelli
furono fra i primi a utilizzare molti dei principi e delle tecniche fondamentali della
moderna ingegneria aeronautica, come l'uso della galleria del vento o la progettazione
basata sui risultati di voli di prova.
Il Flyer fu costruito a Dayton fra la primavera e l'estate del 1903 e in settembre
fu spedito a Kitty Hawk.
Lì divenne la prima macchina propulsa, più pesante dell'aria, ad effettuare un volo controllato e prolungato con un pilota a bordo. Il Flyer volò in avanti senza perdere velocità ed atterrò in un punto che si trovava alla stessa altitudine di quello da cui era partito. Nel corso della mattinata effettuò quattro voli, con Orville e Wilbur che si alternavano ai comandi. Il primo volo durò solo 12 secondi e percorse 36,5 metri, l'ultimo fu di 260 metri in 59 secondi. Nell'ultimo volo il velivolo si danneggiò in atterraggio e, subito dopo, una raffica di vento lo fece girare più volte su se stesso, danneggiandolo seriamente. Da quel momento il Flyer non volò mai più.
Il Flyer 1 fu l'unico
aeroplano che i Wright cercarono di conservare. Danneggiato dopo il quarto volo, lo
imballarono e rispedirono a Dayton, dove rimase immagazzinato in un capanno dietro la loro
officina di biciclette, senza essere più toccato per oltre un decennio. Nel marzo del
1913 Dayton fu colpita da una grave inondazione, durante la quale le casse contenenti il Flyer
furono sommerse dall'acqua e dal fango per undici giorni.
Nell'estate del 1916 l'aeroplano fu sballato, per la prima volta dopo Kitty Hawk, e
Orville (Wilbur era morto nel 1912) lo riparò e riassemblò per una breve mostra al
Massachusetts Institute of Technology, usando quanti più pezzi originali gli fu
possibile. Successivamente il velivolo apparve in parecchie altre mostre, come il New York
Aero Show nel 1917, l'incontro della Society of Automotive Engineers a Dayton nel 1918, il
New York Aero Show nel 1919 e le National Air Races a Dayton nel 1924. Ogni volta il Flyer
fu preparato e montato per la mostra da Jim Jacobs, un meccanico della Wright Company che
lavorava sotto la supervisione di Orville.
Nel 1928 Orville Wright , ancora offeso dalla targhetta della Smithsonian posta accanto all'aeroplano di Langley, inviò in prestito il suo aeroplano al Museo della Scienza di Londra. Prima di spedirlo in Europa, Orville e Jim Jacobs restaurarono estensivamente il Flyer. Il rivestimento di tessuto fu completamente rimpiazzato da nuovo materiale, anche se dello stesso tipo dell'originale mussolina "Pride of the West". Il tessuto originale del 1903 che ricopriva l'aeroplano fu tuttavia preservato. Durante la Seconda Guerra Mondiale l'aeroplano fu conservato in un magazzino sotterraneo vicino al villaggio di Corsham, a cira 100 miglia da Londra, dove erano stati messi al sicuro parecchi dei tesori nazionali britannici. Il Flyer non fu mai immagazzinato nella metropolitana di Londra, come si è spesso detto.
Il risentimento di Orville si
mitigò quando la Smithsonian tolse la vecchia targhetta dalla macchina di Langley. Il 17
dicembre 1943, durante una cena a Washington per celebrare il 40° anniversario del primo
volo dei Wright, il presidente Roosevelt, su richiesta di Orville, annunciò che il Kitty
Hawk sarebbe stato ritornato dall'Inghilterra e posto allo Smithsonian. A causa della
guerra, tuttavia, il Flyer rimase in Inghilterra.
Il trasferimento fu organizzato dagli esecutori testamentari Orville Wright era
morto il 30 gennaio 1948 e il 22 novembre 1948 l'aeroplano arrivò a Washington. Il
Flyer fu formalmente donato alla Smithsonian Institution il 17 dicembre 1948, 45°
anniversario del primo volo, ed è rimasto da allora lì esposto.
Nel 1976, poco prima di essere
spostato nel nuovo edificio del National Air and Space Museum della Smithsonian, il Flyer
fu ripulito e riparato. Nel 1985 l'aeroplano subì il primo grande restauro da quando, fra
la fine del 1926 e l'inizio del 1927, era stato preparato per il prestito al Museo della
Scienza di Londra. Fu completamente smontato, le varie parti accuratamente pulite e
protette e fu applicato un nuovo rivestimento di tessuto, frutto di un'attenta ricerca per
trovarne uno che combaciasse quanto più possibile con l'originale.
Il restauro fu molto accurato. Ad esempio, nel restauro del 1927, Orville e Jim Jacobs
avevano cucito il nuovo tessuto in un modo leggermente diverso da quello del 1903. I
restauratori del 1985, invece, usarono come modello una grande sezione della copertura
originale del 1903, ancora disponibile, per raggiungere un risultato quanto più possibile
fedele all'aeroplano che si era alzato in volo il 17 dicembre 1903.
La targhetta del museo porta scritto: «L'AEROPLANO ORIGINALE DEI FRATELLI WRIGHT. La prima macchina più pesante dell'aria, propulsa a motore, con cui l'uomo abbia fatto un volo libero, pilotato e duraturo. Inventata e costruita da Wilbur e Orville Wright e portata in volo da essi il 17 dicembre 1903 a Kitty Hawk, North Carolina. Attraverso un'originale ricerca scientifica i fratelli Wright scoprirono i principi del volo umano; da inventori, costruttori e volatori svilupparono ancor più l'aeroplano, insegnarono all'uomo a volare e inaugurarono l'era dell'aviazione.»
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